17 nov 2011

Urban style - Fashion & Food #7

 
Immaginate un fiume che attraversa una città con due ampie anse disegnando il volto di una bellissima donna dal piglio elegante e regale.
Immaginate un’isola con una gotica cattedrale che terrorizza e affascina allo stesso tempo.
Immaginate una torre di ferro, scura che domina la città.
Immaginate vetrine di grandi griffe che si ergono imponenti, roboanti con i loro nomi accanto a piccole boutique di ignoti designer impegnati a creare uno stile tutto innovativo nel retro, la sera dopo la chiusura. 
 
 
Immaginate palazzi regali, accanto a dimore borghesi che si lasciano annientare dalla sommessa eleganza di piccoli palazzi appartenuti a poveri commercianti di qualche secolo fa.
Immaginate gente che cammina come fosse uscita da una sfilata di moda accanto a clochard che dormono infreddoliti in una città il cui inverno è tanto freddo da scaldare l’animo di chi la vive.
Immaginate gente che cammina improvvisando uno stile metropolitano, che sperimenta, crea guardando nel proprio armadio ogni giorno con la stessa immaginazione di un bambino davanti ad foglio di carta con tanti pastelli in mano. 
Immaginate sale d’aspetto surreali dove accanto a banali poltrone compaiono semplici e colorate sdraio da mare. 
 
 
Immaginate la città con un paio di sneaker ai piedi per camminare lenti tra i negozi e veloci tra una fermata e l’altra della metropolitana.
Immaginate piccoli bar di sconosciuti proprietari che condividono la città con caffè di multinazionali incapaci di annientare la gustosa eleganza della tradizione.
Immaginate gente che batte freneticamente i tasti di un freddo pc davanti ad una tazza di cioccolata in un caffè poco affollato. 
 
 
 
Immaginate di essere in quel caffè a osservare queste persone che entrano ed escono, che scrivono, lavorano, conversano.
Immaginate il profumo di un muffin al cioccolato e noci e una donna che imbocca teneramente la propria compagna.
Immaginate stili diversi che passano in osservati nella stravagante eleganza di una città dal fascino annientante.
Ecco. Immaginate lo stile. Anche urbano. Parigi.

Se avete bisogno compulsivo di fashion, consigli o soltanto voglia di farmi qualche domanda potete scrivermi qui 

Grazie a:

3 commenti:

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  2. Una città talmente magica che tutti, nessuno escluso, possono trovare almeno un angolino in cui riescono a sentirsi a casa. Non sempre, quando viaggi, riesci a scovare qualcosa di "tuo", anche soltanto in un caffè, in una vetrina, in un vecchio albergo, in un gesto di cortesia, in un vicolo, in un giardino, in un piatto. Ma Parigi sì, sa accogliere veramente tutti, basta saper cercare.

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  3. TomCat, parole troppo vere le tue.
    Ho vissuto a Parigi per un anno e mezzo. Mi sono sentito sin dal primo giorno come a casa anche se non parlavo una parola di francese (e sappiamo quanto i francesi siano poco propensi a parlare, come noi italiani, lingue straniere).
    Ogni volta che vado a Parigi è un dramma. Un dramma perchè quando torno torno a casa, mi sento lontano da casa. E ho nostalgia.

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