30 nov 2011

Ci facciamo un saccoccio?


Un paio di settimane fa io e Anto siamo stati alla presentazione dei nuovi Saccocci Buitoni, un ritrovo fra amici e blogger, e un posto dove poter mangiare cibo di qualità.

Milano, teatro 7, una location bella e professionale, infatti questo post serve anche a ringraziare Francesca per avermi invitato.

Oltra alla presentazione dei nuovi prodotti Buitoni ne abbiamo assaggiati altri, come l'impasto per i tortini al cioccolato o le varie paste sfoglie e brisèe.
Ma il mio preferito è il preparato per le costine, a dir poco favoloso!!!


Insomma tra saccocci e dolcetti non mancava il vino e il prosecco e non vi dico quanto ne abbiamo bevuto, quindi vi lascio con qualche foto che è meglio!


Provateli vedrete che vi piaceranno

24 nov 2011

My house. My rules. My pleasure. - Fashion & food #8


Woooooo che vento. Freddo. Finalmente, ci voleva. Anche l’autunno al suo perché e finalmente è arrivato, in grande stile, ovvio. Temperature basse, nebbia (si, sono uno stimatore della nebbia a Milano!), foglie gialle, che finalmente cadono dagli alberi, e cachi a volontà al banco frutta insieme alle castagne. Una sferzata di vento autunnale.
Ma il vento autunnale non è l’unico a soffiare.
Proprio l’altro giorno, il 17 Novembre alle ore 9:00 alcuni negozi H&M hanno esposto la collezione limitata disegnata da Versace per la catena di negozi svedesi.
Karl Lagerfeld è stato il primo a inaugurare la tradizione del “guest desiger” di H&M, seguito da Stella McCartney, Victor and Rolf, Roberto Cavalli, Mettew Williamson. Idea geniale. Lo stile, il design. Anche low cost.

23 nov 2011

Crema di spinaci con crostini di pane all'aglio


In questi giorni freddi ormai preparare creme e zuppe è una routine, che poi a me piacciono tantissimo e le mangio soprattuto la sera, dopo la palestra sono ottime.

Ovvio che non è che tutte le sere mangio il minestrone, devo variare altrimenti mi buttano fuori casa, che poi pranzi e cene sono sempre io a prepararli, vabbè!
Dicevo, questa crema bisogna cuocerla rapidamente, è molto semplice e gustosa, vedrete.

400g di spinacini freschi
1 scalogno
1 patata
20g di burro
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva 
noce moscata qb.
sale e pepe qb.
300 ml brodo di verdure
pane
1 spicchio di aglio

per prima cosa affettate lo scalogno e fatelo soffriggere con il burro e con l'olio, ora aggiungere la patata tagliata sottilissima (così si cuocerà in pochi minuti), aggiungete gli spinaci lavati e tagliati a coltello, poi il brodo e fate cuocere il tutto per pochi minuti, salate, pepate e aggiungete un pò di noce moscata.  Quando raggiungete la consistenza corretta frullate il tutto.

Per fare i crostini invece accendete il forno a 200 gradi e mettete il pane tagliato con un pò di aglio e dell'olio, fateli cuocere per circa 15 minuti.

21 nov 2011

Gamberi, ricotta e cocco





Insomma lo so che è un abbinamemto strano (tanto per cambiare direte voi!) ma vi posso assicurare che è ottimo. 
Questo è un piatto, che ho fatto per la prima volta quando ero ai Caraibi;  vi servono pochi ingredienti ma di qualità.

Ovviamente io poi ho aggiunto le micro insalatine ma se non le trovate potete usare anche dei germogli o dell'insalata tagliata a julienne finissima. 

Partiamo dalla cottura dei gamberoni, fiamma alta, padella calda  e una leggera scottata veloce con olio extra vergine di oliva.  I gamberoni sono molto delicati quindi fate le cose fatte bene. Ricordatevi di dargli una spruzzata di lime. 

L'ideale sarebbe fare una cottura confit ma non è facile di conseguenza direi che come ve l'ho descritto va più che bene. 
Bisogna preparare la ricotta, se la prendete vaccina va bene, la condite con un pó di olio, sale e pepe e poi fate delle quenelle che andranno passate nella granella di cocco. 

Servite i gamberoni con le quenelle di ricotta al cocco e un insalatina di pompelmi rosa e gialli. 
È da provare, a me piace molto e penso che questo antipastino l'ho rifaró la vigilia di Natale. 

17 nov 2011

Urban style - Fashion & Food #7

 
Immaginate un fiume che attraversa una città con due ampie anse disegnando il volto di una bellissima donna dal piglio elegante e regale.
Immaginate un’isola con una gotica cattedrale che terrorizza e affascina allo stesso tempo.
Immaginate una torre di ferro, scura che domina la città.
Immaginate vetrine di grandi griffe che si ergono imponenti, roboanti con i loro nomi accanto a piccole boutique di ignoti designer impegnati a creare uno stile tutto innovativo nel retro, la sera dopo la chiusura. 
 
 
Immaginate palazzi regali, accanto a dimore borghesi che si lasciano annientare dalla sommessa eleganza di piccoli palazzi appartenuti a poveri commercianti di qualche secolo fa.
Immaginate gente che cammina come fosse uscita da una sfilata di moda accanto a clochard che dormono infreddoliti in una città il cui inverno è tanto freddo da scaldare l’animo di chi la vive.
Immaginate gente che cammina improvvisando uno stile metropolitano, che sperimenta, crea guardando nel proprio armadio ogni giorno con la stessa immaginazione di un bambino davanti ad foglio di carta con tanti pastelli in mano. 
Immaginate sale d’aspetto surreali dove accanto a banali poltrone compaiono semplici e colorate sdraio da mare. 
 
 
Immaginate la città con un paio di sneaker ai piedi per camminare lenti tra i negozi e veloci tra una fermata e l’altra della metropolitana.
Immaginate piccoli bar di sconosciuti proprietari che condividono la città con caffè di multinazionali incapaci di annientare la gustosa eleganza della tradizione.
Immaginate gente che batte freneticamente i tasti di un freddo pc davanti ad una tazza di cioccolata in un caffè poco affollato. 
 
 
 
Immaginate di essere in quel caffè a osservare queste persone che entrano ed escono, che scrivono, lavorano, conversano.
Immaginate il profumo di un muffin al cioccolato e noci e una donna che imbocca teneramente la propria compagna.
Immaginate stili diversi che passano in osservati nella stravagante eleganza di una città dal fascino annientante.
Ecco. Immaginate lo stile. Anche urbano. Parigi.

Se avete bisogno compulsivo di fashion, consigli o soltanto voglia di farmi qualche domanda potete scrivermi qui 

Grazie a:

14 nov 2011

I pizzoccheri di Teglio



Allora l'altra settimana alcuni di voi hanno tirato fuori i  pizzoccheri... Ovviamente io ne vado pazzo per i pizzoccheri e pensavo fosse troppo presto per farli, invece non ho restitito e mi sono attrezzato a dovere.

In realtà non ho mai avuto una ricetta dei pizzoccheri perchè sono sempre andato a mangiarli dopo una bella giornata di snowboard, quindi mi sono attrezzato e ho cercato una ricetta che mi avevano detto tempo fa in Valtellina, quella dell'Accademia del pizzocchero, vi invito a guardare la loro pagina web perchè è molto interessante, anche la ricetta è ottima. 

Ingredienti (per 4 persone):
400 g di farina di grano saraceno
100 g di farina bianca
200 g di burro
250 g di formaggio Valtellina Casera dop

150 g di formaggio in grana da grattugia
200 g di verze
250 g di patate
uno spicchio di aglio, pepe

Mescolare le due farine, impastarle con acqua e lavorare per circa 5 minuti.
Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 millimetri dalla quale si ricavano delle fasce di 7-8 centimetri. Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 5 millimetri.


Cuocere le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate a tocchetti, unire i pizzoccheri dopo 5 minuti (le patate sono sempre presenti, mentre le verze possono essere sostituite, a secondo delle stagioni, con coste o fagiolini).

Dopo una decina di minuti raccogliere i pizzocheri con la schiumarola e versarne una parte in una teglia ben calda, cospargere con formaggio di grana grattugiato e Valtellina Casera dop a scaglie, proseguire alternando pizzoccheri e formaggio.
Friggere il burro con l'aglio lasciandolo colorire per bene, prima di versarlo sui pizzoccheri.
Senza mescolare servire i pizzoccheri bollenti con una spruzzata di pepe.

E poi godetevi questo piatto divino.

12 nov 2011

Pollo, zucca e asparagi


Che buono, alla fine ho usato tutti gli avanzi che avevo in frigorifero.
Il pollo in congelatore non manca mai, e di zucca in questo periodo sono pieno.  Insomma è bastato poco per trasformare la pizza dell'ultimo minuto in ottima cenetta fra amici.

11 nov 2011

Gnocchi di patate, verza e prosciutto.


Insomma di sicuro non è un piatto leggero ma vi posso assicurare che è buono!
Ovviamente se fate gli gnocchi fatti in casa tutto ha un senso, non fate i furbi che li andate a comprare altrimenti non vale...  e non è un piatto adatto da fare a cena, che poi date la colpa a me se sognate in tecnicolors.

10 nov 2011

Effetto zucca - Fashion and Food #6



Alessandro mi ha proposto un menù tutto arancione. Monocromatico. Pieno di zucca, ovviamente di stagione!  Ovviamente buonissimo. 
Sempre ovviamente, non intendendomi di cucina al contrario di voi, il mio primo pensiero non va a quanto tempo deve cuocere la zucca, ma a ragionare se sia appropriato servire pietanze tutte della stessa tonalità di colore.  
 
Per fortuna in cucina a colori uguali non corrispondono sapori, consistenze e profumi uguali. Quindi offrire un menù monocromatico può essere anche una situazione divertente e piacevole. Molto piacevole soprattutto per il palato ed educativa per chi pensa che l’arancione sia solo associabile al sapore dell’aranciata.
 
Nello stile però non è lo stesso. Anzi, a colori uguali corrispondo purtroppo effetti diversi (spesso devastanti).
 
Proprio l’altra sera guardavo un programma tv in cui hanno mostrato la sfilata della collezione autunno inverno 2011 di Isaac Mizrahi, stilista newyorkese molto bravo ma la cui popolarità, ahimè, sta spesso sulle montagne russe. Il suo stile è lineare ed essenziale ma al tempo stesso accattivante senza dover mischiare righe, fantasie, colori impensabili insieme. Una sensualità austera.
In questa sfilata, ogni uscita degli abiti di punta della collezione è accompagnata da torte in tono con i colori e le fantasie dei tessuti. 
 
 
Bello, devo ammettere. Sulla passerella l’effetto era bello. Ma a tavola? Come si diceva nei programmi per bambini: “non provate a farlo a casa se non sotto la supervisione di un adulto”.  Io direi, non provateci e basta.
 
Mi sono sforzato ad immaginarmi ai fornelli a cucinare il menù tutto arancione di Alessandro. Già immaginarmi ai fornelli è un pensiero davvero destabilizzante per me. Ho aggirato quindi questa immagine per arrivare direttamente all’evento conviviale. Porto la cena a tavola e, come nella sfilata, ciò che indosso ha lo stesso colore di ciò che servo nel piatto. Arancione. Tutto arancione.
 
Ecco, l’effetto zucca di Halloween è assicurato. Sia per espressione terrorizzata e terrorizzante (dopo essere stato ai fornelli a cucinare) sia per le fattezze più o meno simili.
 
Se avete bisogno compulsivo di fashion, consigli o soltanto voglia di farmi qualche domanda potete scrivermi qui  
 
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8 nov 2011

Orecchiette con polpettine in Cocotte all'italiana, Babs style.


Ovvero Barbara Torresan.  Devo dire che ho avuto il suo libro in anteprima in cambio di 2 kg di patate viola, con tanto di dedica (non so forse no lo dovevo dire ma alla fine che male c'è!)

"Una raccolta di ricette classiche o creative, per il pranzo di tutti i giorni o per le occasioni speciali, dolci o salate, per tutta la famiglia o monoporzione.  Chic e di tendenza, la cocotte vi sorprenderà ogni volta... Per tutte le occasioni, tutti i gusti, tutte le voglie!"

In effetti sfogliandolo è molto bello, trovo che Barbara abbia fatto un bellissimo lavoro, ancora non sono riuscito a fare nessuna ricetta (perchè lo ammetto, ancora non ho una cocotte) ma presto mi metterrò all'opera.  E le orecchiette con le polpettine alla Babs style non mancheranno sulla mia tavola!  Ovviamente la ricetta ve la guardate sul libro.



Edito da Guido Tommasi, collana "Variazioni golose", con fotografie di Alessandro Guerani, la "Babs nazionale" autrice del suo primo libro... food blogger ormai conosciutissima e food stylist di grandi marchi, come Barilla e Aia, ci regala ricette davvero per tutti i gusti dai primi piatti ai dolci per poi passare alla sezione dei consigli golosi.

Insomma cari amici correte in libreria a comprarlo e poi fate i complimenti a Barbara, brava!!!
Barbara Torresan - Cocotte all'italiana - Guido Tommasi Editore - ISBN 9788896621431

7 nov 2011

Muffins con patate e cannella


A dir poco strepitosi!
Tutto è iniziato qualche giorno fa perchè volevo fare dei muffins con le patate viola e quindi ho iniziato a fare degli esperimenti...

5 nov 2011

Il pollo, il cuoco e la motocicletta


"Ogni ricetta è scritta in allegria e senza la pretesa di insegnare: vuole solo essere un modo per ricordare a me stesso che aprire gli occhi e ragionare in maniera creativa, è quasi sempre un vantaggio", queste sono parole che leggendo, in antemprima, il libro di Sergio mi hanno colpito molto.  Ed è vero perchè la cucina è allegria e cucinare non vuol dire passare le giornate tra le mura domestiche.

Il pollo, il cuoco e la motocicletta, è cosi che Sergio Maria Teutonico, amico prima di tutto e collega a Chef per un giorno, chiama il suo nuovo libro... Pazzamente strepitoso, ironico, diretto e innovativo.

E' articolato in vari capitoli, con varie ricette, una più "nuova" dell'altra.  Ma la novità sono i metodi di cottura, si parte con la cottura in lavastoviglie per poi passare sul termosifone di casa.  Ovviamente i miei dolcetti preferiti (i macarons) Sergio li cuoce sul cruscotto dell'auto e il polpo al cartoccio sui collettori della moto!

Insomma inutile dire che è un manuale di cucina pratico ed ecologico, eh si perchè vi aiuterà anche aridurre gli sprechi...da leggere, da studiare e soprattuto da portare come un ottimo compagno di viaggio, molto utile per tutti coloro che come me e Sergio sono avventurieri del gusto e amanti delle motociclette.

Il pollo, il cuoco e la motocicletta
di Sergio Maria Teutonico
Edizioni l'Età dell'Acquario - collana Anteprima

4 nov 2011

Zuppetta di cannellini e patate


E alla fine mi ristrovo a cucinare sempre zuppe!
Lo so no ci posso fare a meno, e poi ragazzi una zuppa la sera con questo freddo e tempo uggioso che c'è fa sempre piacere non credete?
Comunque cambio sempre, non vi potete lamentare, ogni tanto verdure, ogni tanto cereali e l'altro giorno avevo proprio voglia di legumi, e i fagioli cannellini mi fanno impazzire.

3 nov 2011

Don't tell me - Fashion and food #5


Zucca o carote? Baccalà o merluzzo?
Per introdurre alcune delle sue squisite ricette Alessandro utilizza alle volte delle domande: in cucina è bene porsele. Io di solito mi chiedo sempre quanto sale buttare nell’acqua per la pasta o per quanto tempo cuocere la lasagna precotta (e quasi premasticata) nel microonde. Domande, per me, esistenziali, insomma.

Anche nella vita è buona prassi porsi delle domande. Sempre. Oggi vorrei soffermarmi su quelle che non hanno una risposta, quelle il cui perché è una verità così trascendente da non poter essere verbalizzata. Quelle che ci fanno dire: ovvio, no?

Giustamente di fronte alla zuppa che stavo per assaggiare a casa di Alessandro, ho chiesto se fosse carota o zucca: i colori dei due ortaggi si assomigliano molto soprattutto quando ridotti a un delizioso stato denso. Alessandro mi ha spiegato che ovviamente si trattava di zucca (ovvio, no?), perché, si sa, frutta e verdura di stagione sono più indicate di quelle fuori stagione.
Così non ho potuto fare a meno di pensare allo stile. Ogni stagione ha il suo. Ovvio, no?

Voi provetti cuochi saprete bene che una zuppa di zucca a ferragosto non è molto indicata, soprattutto perché trovare una zucca dal fruttivendolo sotto casa in quel periodo è un’impresa quasi impossibile. Lo stesso vale per determinati accessori, tessuti, fantasie e materiali. Se non si trovano facilmente nei negozi, un motivo ci sarà, ovvio no?

Se Madre Natura, o chi per essa, ha deciso che le zucche arrivano al banco ortofrutta del supermarket a Ottobre, ci avrà pensato bene, ovvio, no? Pur rimanendo a noi sconosciuto, il motivo c’è.
Allo stesso modo non è dato sapere perché lo stile country e lo stile marinaretto abbiano fatto una breve comparsata sulle passerelle qualche stagione fa e poi siano scomparsi clamorosamente. Un (ottimo!) motivo per questa prematura scomparsa ci sarà.

Certi stili, come la frutta e la verdura, hanno vita intensa durante la loro stagione, vengono proposti da grandi stilisti e poi fanno capolino (per troppo tempo) tra gli scaffali “moda” dei grandi supermercati, svaniscono lasciando un colmabile vuoto e infine tornano prima o poi (e in alcuni casi si spera sempre molto poi).

Non c’è un perché: per questo motivo evitiamo di pensare che se un capo andava di moda qualche stagione fa, allora possiamo indossarlo anche oggi.  Solo il classico e il vintage vanno sempre bene. Come un abito nero, semplice ed elegantissimo di Dolce e Gabbana o la tuta Adidas Originals.


È ciò che è capitato a un mio amico pochi giorni fa. Ero a casa, riposavo sul divano mezzo addormentato quando mi chiama. Sto comprando una camicia di jeans a maniche lunghe - mi dice senza neanche salutarmi - il commesso dice che mi sta molto bene, la compro?
Domanda inutile, riattacco. Ovvio, no? Fa troppo video “Don’t tell me” di Madonna. Solo lei se lo può permettere.

Se avete bisogno compulsivo di fashion, consigli o soltanto voglia di farmi qualche domanda potete scrivermi qui  

Grazie a:
www.fox.com/glee
www.dolcegabbana.it
www.madonna.com

2 nov 2011

Spezzatino o bocconcino?


Spezzatino o bocconcini, potete chiamarli come volete. Al ristorante l'ho chiamato spezzatino, in effetti credo che faccia più chic! In questa versione l'ho servito con patate e piselli ma se lo fate anche un pò di verdure viene delizioso.

1 nov 2011

Risotto alla zucca e pancetta


Perchè noi la chiamiamo pancetta, e non bacon vero?
Ecco è periodo di zucca e quando ho postato la crema di carote mi avete detto che preferite la zucca... et voilà!
Mi piace la zucca, ma il risotto con la zucca lo trovo molto povero (in effetti lo è) ma intendo di sapore, e quindi tutte le volte che lo faccio cerco di arricchirlo con qualcosa di più saporito, oggi ho preferito la pancetta, rigorosamemte dolce e non affumicata, però ci starebbe bene anche della salsiccia, senza il finocchio.

Insomma c'è chi lo fa con la zucca e gli amaretti oppure con la zucca e i gamberetti, o con i funghi o con il gorgonzola, a me fatto con la carne piace molto, e come carne intendo la pancetta o la salsiccia.  Sostanzioso, saporito e colorato, sì sì mi piace proprio.