30 ott 2011

Hallowe'en...


Oppure anche Halloween, si perchè come l'ho scritto nel titolo è più uno slang!
Alla fine è la vigilia di tutti i Santi , da noi è una festa un pò più religiosa, infatti non abbiamo le usanze che hanno in America.  Noi facciamo il pan dei morti e ci limitiamo a prepare qualche pietanza con la zucca, ma ormai bisogna adattarsi alle ricorrenze mondiali.
E quindi anche noi ci adattiamo al "dolcetto o scherzetto", o meglio solo il dolcetto sta andando di moda,  alle feste in maschera!

28 ott 2011

Muffins che passione!


Ormai hanno invaso il mondo, dolci, salati, glassati e decorati!
Questi dolcetti "made in UK" quest'anno hanno davvero invaso i libri e anche il web.  E poi adesso è anche periodo visto che Halloween si avvicina, anche se forse questi muffin che ho fatto ai bambini non piacciono molto. Comunque andiamo avanti.

L'altro giorno stavo pensando che nel blog non avevo ancora postato nulla del genere e, visto che ho cotto una marea di cime di rapa, mi sono detto: quasi quasi faccio i muffin!
Quindi per farla breve vi faccio vedere come sono venuti i muffin alle cime di rapa (o friarelli, broccoli invernali praticamente!); li ho serviti come accompagnamento del merluzzo cotto in umido (rigorosamente in bianco), al posto della polenta, insomma poi voi potete fare come volete, intanto vi do la ricetta.

27 ott 2011

Diverso. Punto. Fashion and Food #4


Alessandro mi ha suggerito un menù tutto vegetariano per chi, come alcuni miei amici, non consuma nella propria dieta alimenti quali carne, pesce e altri prodotti di derivazione animale.

Amo la verdura. Amo sgranocchiare insalata belga davanti alla tv e mangiare enormi insalate, amo le verdure cotte, stufate, vaporizzate, sminuzzate, passate e crude, soprattutto se fresche e tenere – il cuore dell’insalata iceberg deve essere sempre mio!
No, non sono vegano né tanto meno vegetariano. Amo troppo la carne (soprattutto se poco cotta), le grigliate di pesce, il tuorlo di un uovo freschissimo con lo zucchero e tanto burro nelle torte. Non riesco oggettivamente a immaginare per me una dieta senza questi alimenti. Più che altro forse per la pigrizia di provare qualcosa di diverso, che poi, tanto diverso non è.


Cosi non ho potuto fare a meno di pensare a quante cose belle e buone rinunciamo ogni giorno nella nostra vita per la paura di provare ciò che è diverso. Ad esempio il seitan. Non pensavo fosse cosi buono ed ora non riesco a farne a meno.

E nello stile? Come sempre anche l’occhio vuole la sua parte e non si può fare a meno del buon gusto. E visto che si parla di provare cose nuove, alle volte il buon gusto è anche scegliere di indossare qualcosa che non piace a prima vista ma di cui poi non possiamo più fare a meno.

Un esempio (tratto dalla mia personale esperienza): le calze a righe colorate. Le odiavo, fin da bambino. Il calzino doveva essere a tinta unita e mai a righe per me. Ora il cassetto delle mie calze è un tripudio di righe, colori mai visti e improbabili. Non ci posso fare nulla, ormai è una dipendenza.

Un altro esempio: una mia carissima amica ha sviluppato una dipendenza da lusso.  Ora ripone tutto ciò che le donne portano nelle borse (mai capito cosa esattamente!) in costosissime Louis Vuitton. Fino a poco tempo le odiava e sfoggiava contenitori di varia forma, consistenza e materiale che lei definiva borse.

Alla fine, tutto cambia. I sapori a tavola, la moda, gli usi e i costumi della gente. Allo stesso tempo però tutto in qualche modo torna. Come quella recondita necessità di provare qualcosa di diverso: tutti ce l’hanno, basta solo non avere paura ed assecondarla.

E per chi ha invitato dei vegetariani o vegani a cena e ne è consapevole, per favore, evitiamo la classica frase: sei vegetariano, e come mai? Non è di buon gusto e nessuno vi chiede mai: mangi la carne, e come mai?

Se avete bisogno compulsivo di fashion, consigli o soltanto voglia di farmi qualche domanda potete scrivermi qui  

Grazie a:

www.gallospa.it
www.louisvuitton.com

26 ott 2011

Quello toscano l'è più bono!


Non è amato da tutti ma il periodo è proprio quello giusto... È sì, almeno qui a Milano piove e inizia a fare freddino direi.
Per esempio a me non piace ma mio papà ne va matto; c'è da dire che ci sono molte riccette del castagnaccio, infatti varia di regione in regione, quello più classico è fatto con farina di castagne, pinoli e uvetta.

24 ott 2011

Presentazione libro: In due c'è più gusto (sorelle in pentola)


Oggi niente ricette!
Vi parlo di loro, le sorelle in pentola, ovvero le sorelle Maci, amiche, colleghe e grandi cuoche!
Chiara l'ho conosciuta l'estate scorsa, alla prima edizione di cuochi e fiamme, mentre Angela l'ho conosciuta per la prima volta al food blogger day e mi sono state subito simpatiche.

Mondadori Duomo a Milano, ore 18.30, sala conferenze piena; a presentarle Simone Rugiati, famoso chef (e collega), condutture di Cuochi e Fiamme su la7.


L'atmosfera è fresca, un pò di timidezza all'inizio ma c'è Simone che tiene testa a tutto, le sorelle presentano il loro primo libro: In due c'è più gusto. "un libro di ricette, volutamente fatto senza foto perchè è così che lo vogliamo, un libro semplice da poter tenere in cucina, sporcare e impiastrare di ricette, un libro che deve avere il profumo di cucina e che non dobbiamo avere paura di sporcarlo", è così che lo presentano.

Il libro è suddiviso in ingredienti e ogni ingrediente ha due ricette, una visione diversa a seconda del punto di vista delle sorelle.
La presentazione continua con la lettura delle due introduzioni, quella di Chiara e quella di Angela, insomma un libro tutto da scoprire, da provare, da sfogliare e anche da regalare...
E' anche economico e alla portata di tutti, e poi è il libro delle blogger più famose d'Italia, 120 ricette, 60 ingredienti, e ogni ricetta è seguita da un pensiero, un aneddoto.

Insomma amici, io la mia copia autografata ce l'ho voi cosa aspetta a correre il libreria?
In bocca al lupo alle sorelle in pentola!

21 ott 2011

Plum cake cocco e cacao


L'altro pomeriggio stavo andando alla presentazione del libro delle sorelle Maci (poi vi parlo anche della presentazione), e sono passato  davanti ad un negozio che vende solo articoli in carta.  Interessante no? beh almeno per me!

20 ott 2011

Il gatto con gli stivali - Fashion and food #3


Poco tempo fa sono stato invitato a cena a casa di amici. Il menù era molto casereccio, simile a quello proposto da Alessandro (chissà se il cuoco si è ispirato – e purtroppo solo ispirato - proprio a questo sito). 

Mi piace la cucina semplice: la pasta fatta in casa con il pomodoro e il basilico, la carne con una salsina e un dolce leggero. Non posso però fare a meno di pensare a dove sia il confine tra cucina semplice e “non ho voglia di cucinare quindi mangiati sta pasta”.

18 ott 2011

Baccala o merluzzo?


Che poi alla fine è la stessa cosa.
Isomma uno è sotto sale e l'altro senza, poi quello essiccato è lo stoccafisso ma quello è un discorso più complesso.  Sapevate che il merluzzo oltre ad essere leggero e ipocalorico è anche ricco in proteine? E poi è anche adatto a molti metodi di cottura.
Come lo vedete nella foto l'ho preparato al ristorante l'altra sera, una ricetta molto semplice ma molto molto gustosa, alla fine me lo sono mangiato anche io; mi hanno insegnato che il merluzzo fatto così si dice alla "lampedusana" però insomma qualsiasi sia il suo nome io ve lo consiglio.

17 ott 2011

Il cibo degli schiavi


Sono andato in fissa per le zuppe, ve ne accorgerete... Lo sapevate che i ceci al tempo degli egizi era il cibo degli schiavi? I ceci infatti ci sono da un sacco di tempo, sono legumi molto antichi e vengono coltivati in tutto il bacino del mediterraneo.  Italia sono molto usati nelle zone di Umbria, Toscana e Lazio.  Infatti questa è una zuppa antica, insegnatami da un chef mitco (il mio primo chef), romano che mi ha fatto crescere in cucina e "coltivato" in uno dei migliori ristoranti di Roma.

Insomma la volete la ricetta della zuppa di ceci? Questa è una versione un pò laziale...

Ingredienti per 4 persone:
200 g di ceci
300 g di polpa di pomodoro
4 cose di sedano
2 carote pelate
2 patate tagliate a cubetti.
1 cipolla
1 spicchio di aglio
3 alici sott'olio
500 ml di brodo vegetale
olio extra vergine d'oliva
un rametto di rosmarino
sale, pepe e un pizzico di peperoncino

Per prima cosa bisogna mettere a bagno i ceci per almeno 12 ore in acqua fredda.
Il giorno dopo scolateli e metteteli a cuocere in abbondante acqua, potete aggiungere un cucchiaino di bicarbonato per facilitare la cottura.  Nel frattempo tritate sedano, carote e cipolle e metteteli a soffriggete in una pentola capiente con le patate e l'olio.  Quando saranno quasi dorati bene aggiungete l'aglio, le alici e il rosmarino; quando si sciolgono le alici aggiungete il peperoncino e la polpa di pomodoro.

Adesso a fiamma media fate cuocere il pomodoro, quando l'olio si separa dal pomodoro aggiungete i ceci cotti "al dente", scolati dall'acqua di cottura, e il brodo vegetale (tenete comunque un pò di acqua perchè i ceci necessitano di molto liquido).  Fate cuocere per almeno una mezz'ora e poi sistemate di sale e di pepe.

La zuppa la dovete rendere cremosa a vostro piacere, io di solito quando vedo che i ceci si spezzano un pò frullo con il minipimer 1/3 della zuppa creando una crema, poi la riverso nella zuppa e lascio riposare tutto a fuoco spento per almeno un paio di ore.

Consiglio: crostini all'aglio e soprattutto se la fate il giorno prima è ancora più buona!

14 ott 2011

Devil's food cake


E' pazzesca, peccaminosa ed è impossibile resistere alla tentazione di ficcarci un dito!
Insomma ci ho messo due giorni (anche perché le basi vi conviene prepararle prima) e poi ho praticamente avuto la cucina invasa dal cioccolato. Penso di essere riuscito a mangiare quasi due chili di cioccolato tra impasto, ganache e glassa. In realtà non era per me ma visto che Antonio (quello squilibrato del mio amico che scrive la rubrica del fashion il giovedì) faceva il compleanno mi ha chiesto se gli preparavo una torta "chic e che faccia scena", così mi ha detto e quindi gli ho proposto questo gioiellino ipercalorico.

13 ott 2011

È una questione di gusto - Fashion and food #2


Per uno come me che è cresciuto a melanzane alla parmigiana, lasagne e tagliatelle fatte in casa, ragù a base di carne comprata dal contadino, pensare di mangiare frutta nell’entrée o nel secondo di pollo era praticamente impensabile. Ma alla fine, si sa, bisogna provare tutto almeno una volta. È questo il bello. Il menù di Alessandro mi ha subito trasportato in un’atmosfera particolare dove la frutta compare accanto al pollo e il pomodoro diventa una crema. Contrasti di gusto e di colori. Ecco appunto, gusto e buon gusto, ricordiamocelo. 

12 ott 2011

Vivace, Adagio e Minuetto

Gualtiero Marchesi
No ragazzi non mi metto a parlarvi di  musica classica ma sono i nomi dei panini (e dessert) firmati dal grande Gualtiero Marchesi per Mc Donald's
Minuetto è il desserto ovvero "un'avvolgente crema al mascarpone e cacao su morbido panettone milanese" una sinfonia per il palato, così dicono sulla pagina web di Mc Donals's.
Ma parliamo di Vivace (nella foto).  Pane ai semi di girasole con uno strato croccante di bacon, carne bovina, spinaci spadellati e un velo di maionese alla senape... Insomma detto cosi sembra buono e anche molto studiato ma non so la cosa mi fa un pò pensare.

Lo scopo di questa inusuale partnership nasce dall’esigenza di coniugare alta cucina e fast food, cucina d’autore e grande pubblico. Ora c'è da dire che io ancora non ho assaggiato nulla di tutto questo e sinceramente rimango un pò scettico che una guida, un maestro e un'icona della cucina italiana come Marchesi si sia messo a creare panini per Mc Donald 
Vivace - Minuetto
Sicuramente saranno ottimi e non mancherò nell'assaggiarli ma vi giuro che ancora non riesco a capire come sia possibile.  Insomma io sono cresciuto con la cucina di Marchesi, con le sue idee di cucina e con le sue innovazioni.  Ma chi sono io per criticare una partership così di alto livello? Comunque i panini griffati sono solo per un periodo limitato quindi fate vobis.

Vi lascio con le parole di Marchesi, fatemi sapere cosa ne pensate:
“La cucina come la vita avanza a sbalzi. Quando ti giri a considerare il prima e il dopo, ti accorgi che il passo è stato rapidissimo. Sei già oltre. Così è stato quando ho introdotto la Nouvelle Cuisine in Italia, e così è da quando ho iniziato a osservare da vicino, senza pregiudizi, i giovani […]. La vera notizia è che proponendo le ricette per questi due panini ho aperto le porte del regno degli hamburger alle melanzane e agli spinaci. Se non è rivoluzione questa!
Per il dessert ho voluto fare un omaggio, facendoli incontrare, ai due dolci italiani per eccellenza: il veneto tiramisù e il lombardo panettone. Sono sicuro che avranno successo tra i milioni di giovani che ogni anno entrano nei McDonald’s italiani e anche tra tutti gli altri clienti. Perché giovane è il panino!”

11 ott 2011

Zucca o carote?


Dicono che il caldo a giorni dpvrà ritornare... voi ci credete?  A me questa temperatura piace tanto questa temperatura, non troppo fredda e non troppo calda.
L'altro giorno stavo facendo un giro tra i banchi del mercato e ho notato delle zucche, certo è tempo di zucca perchè a breve è Halloween e diciamo la verità... va tanto di moda usarla adesso.  Ma ho visto anche delle carote molto belle, avevano ancora il pennone verde attaccato e mi sono detto: sono mie!
Ero indeciso, carote o zucca? ma decisamente carote. E poi a casa avevo patate e ovvimente zenzero.

Ingredienti per 4 persone
2 patate tedesche

8 ott 2011

Uva, pollo e colori d'autunno


E con oggi si respira proprio l'aria autunnale, le prime foglie che cadono la temperatura che (finalmente) scende e il sole che non scotta più come prima.

E con l'autunno arrivano anche un pó di cosine che, almeno a me sono mancate: non parlo del raffreddore e della pioggia ma delle primizie buone che la terra ci da in questo periodo come i funghi, la zucca, i mandarini e l'uva... Insomma con l'uva si fanno tante tane cose buone.

Questi involtini sono nati per caso, per una cena dell'ultimo minuto.

Ingredienti per 4 persone:

6 ott 2011

Fashion Food #1 - Rosa come salmone

Menu: fatto.
Tavola: fatto.
Fiori: fatto.
Pulizia della casa (e occultamento dei vari scheletri): fatto.
Manca qualcosa... Ah già: ma cosa mi metto?

Ecco la domanda che trascuriamo, la domanda che ci dimentichiamo quando invitiamo qualcuno a cena. Perché passiamo ore a decidere cosa cucinare, come servire e come addobbare, consultiamo tutti i blog di cucina al mondo (soprattutto questo), svaligiamo le edicole di tutte le riviste di cucina e persino chiediamo aiuto a Santa Benedetta Parodi da Italia 1 a La 7.
Poi però dimentichiamo la parte più importante.

Certo, non nascondiamoci: se invitiamo gente a cena è anche per mostrare il meglio di noi. Altrimenti invece di passare ore ai fornelli e tirare fuori il servizio buono, si potrebbe risolvere il tutto con la pizza ordinata dall’egiziano sotto casa mangiata nel cartone (senza ricorrere neppure alle posate, perché chiediamo di portarcela già tagliata).
E allora, studiamo il menù, la sua presentazione ma anche il nostro aspetto!


Il menù di Alessandro ricorda il mare, i sapori freschi un po’ ricercati di una cena sotto le stelle in un ristorantino della Costa Azzurra e il rosso bruciante della notte.  Rosso. Colore che predomina in questo menu con alla base tonno e salmone.
Calma però. Niente idee strane: lasciamo l’abito rosso nell’armadio. Bello si, ma se la serata non è quella giusta, solo Giselle Bundchen quando esce dalle acque di Copacabana se lo può permettere.
I comuni mortali, no. Cena dai sapori particolari quindi, ma non per questo si deve esagerare con scelte di stile troppo “in tono” con i sapori (quindi non abbiniamo i colori dei nostri vestiti alle pietanze!).
Cara donna (ma tranquilli, poi arriviamo anche agli uomini) focalizziamoci sulla scarpa. Con tacco. Alto. Magari una scarpa che non passa inosservata, unico tocco esagerato dell’abbigliamento per la serata. Perché la cena è già molto particolare ed elaborata, non rendiamola oltremodo barocca con altri elementi che ci ricordano quelle lugubre atmosfere di un pranzo di nozze da 10 ore. Se sei alta, un bel tacco ti rende irraggiungibile, se sei bassa (e magari burrosa come il Lurpack al banco frigo) ti slancia il fisico e, perché no, anche l’ego.

Christian Louboutin www.christianlouboutin.com
Tanto lo sappiamo tutti che quando arrivano gli ospiti ti vuoi sentir dire “sei meravigliosa” (se lo dice il tuo compagno non vale: conflitto di interesse).
Qualora le pietanze che hai cucinato non risultassero come quelle nelle foto di questo blog, poco importa, ci hai provato, e soprattutto hai già ottenuto la tua vittoria.  E nell’ottica della semplicità, una cena come questa può essere accompagnata da un  semplice pantalone, lungo. Tanto sei a casa tua. Jeans, se gli invitati sono amici di scorribande o di tessuto nero se gli invitati sono un po’ meno informali (magari quelli stretch con zip alla caviglia di Moschino).  Infine condisici tutto con lo stesso stile minimal che non significa minimo ricorso alla stoffa, ma una camicia bianca con o senza colletto, basta rifarsi allo stile sempre elegante di Dior (ma se Dior non rientra tra le portate servite dal nostro portafogli, fai un bel giro da Zara tenendo ben stampato in testa di cercare qualcosa dello stesso genere).

Dulcis in fundo, lui, il re del focolare domestico. Anche per te, scarpa (perché la devi mettere anche se stai a casa tua e le pantofole o le infradito che usi in palestra non valgono): lucida (e possibilmente pulita),  tipo mocassino Prada che è sempre elegante (e si sa, con un paio di scarpe eleganti non si sbaglia mai). Se hai cucinato tu non indossare scarpe troppo elaborate, ma se il cuoco è qualcun altro, allora ti è concesso di esagerare con calzature che attirano un po’ l’attenzione come quelle di Vivienne Westwood, Lady incontrastata (lo è anche di fatto) dell’esagerazione.
Perché lo sappiamo tutti che, anche se non cucini, anche tu vuoi attirare un po’ l’attenzione e sentirti dire: stai benissimo! Non nascondiamoci dietro un gambo di sedano: la vanità è il peccato preferito di tutti. Uomini soprattutto.
Corneliani www.corneliani.it

Se non hai le fattezze di Babbo Natale, pantalone a sigaretta in stile Corneliani (qualora invece il bambino che porti in grembo non ti consentisse di indossare il pantalone a sigaretta, va bene un qualsiasi pantalone in tessuto… purchè non hawaiano).
Infine camicia (scegli tu il colore, tanto il pantalone te lo devi mettere nero). Mi raccomando, arrotolare le maniche è consentito solo alla sagra dell’asparago di Cantello o a cene estremamente informali alla presenza di amici con cui il mese precedente al mare mangiavi il frittatone di cipolle in spiaggia.

E infine un bel calzino colorato è la giusta guarnizione al tuo piatto. Gallo ovviamente.  Sono certo che le pietanze che cucinerete, cuochi provetti più di me, saranno apprezzate più di ciò che la mia fantasia ai fornelli riesce a partorire, ma ricordate che, anche la vostra scelta di stile concorrerà a insaporire i piatti.

Niente ‘ndo cojo cojo dell’ultimo minuto fatto davanti all’armadio. Provate a servire le vostre opere culinarie su un piatto di plastica e vi accorgerete come queste perderanno magia e anche sapore.
Ecco, ricordiamoci di non essere piatti di plastica perché si sa, quelli, finiscono sempre nella spazzatura. Ciò che conta comunque è restare se stessi e sentirsi a proprio agio. E non pensiamo che tirare fuori il vestito buono tipo prima comunione sia la panacea di tutti i mali. Perché la naftalina si sente. Anche in cucina.

Se avete bisogno compulsivo di fashion, consigli o soltanto voglia di farmi qualche domanda potete scrivermi qui 

Antonio. 





                                                                                                           

5 ott 2011

Settembrini

Lo so, siamo ad ottobre ma al mercato qualcuno ancora vende i fichi... E poi il clima ancora si può dire che lo permette quindi non lamentatevi, anzi fate questa insalata velocissima.

E' davvero rapida e soprattutto molto gustosa.  Sinceramente ero andato al mercato per cercare dei frutti rossi, perchè c'è un signore che ha il banco sotto casa e di solito i frutti di bosco che ha sono ottimi e soprattutto economici.  Ma settimana scorsa mi ha convinto a comprare i fichi, e secondo voi io dico di no?

Insomma tornato a casa con il mio bel sacchettino di carta quasi bucato dalla dolcezza dei fichi mi sono detto: ma un insalata no? 

3 ott 2011

La nuova rubrica: Fashion & Food

Buongiorno ragazzi.
Come state? 
E come vi vestite oggi?

No, traquilli non sono impazzito! Ancora me lo ricordo che questo è un blog di cucina ma parlando con un mio caro amico abbiamo deciso di iniziare una rubrica settimanale dedicata al food e al fahion: tutti e dico tutti, si pongono sempre il problema di cosa mettersi per una cena o per un aperitivo.
Qui vi aiuteremo a scegliere la mise adatta a voi e al cibo.


Già mi conoscete, ma colui che parla di fashion ancora no.  Si chiama Antonio, vive a Milano e gli piace mangiare e vestire bene. Irriverente lo è di certo, ma proprio per questo vi farà divertire con i suoi commenti conditi con tanto buon sarcasmo.

Ogni giovedì suggerirò un mio menù e sarà lui a scegliere come accompagnare le pietanza: ognuno di voi (donne ma anche uomini) sarete guidati, spronati ma soprattutto divertiti dai suoi commenti e dai sui consigli.

Alla fine, ma molto alla fine, vi farà ridere e riflettere.
Come mi dice sempre, bisogna sapersi prendere in giro e prendere in giro per essere a proprio agio.
E vi assicuro che ce ne sarà per tutti. In cucina lascia alquanto desiderare, questo è certo, ma se lo invitate a cena fate attenzione a cosa indosserete...

A dimenticavo, quello nella foto ritratto è lui... Ha preferito presentarsi così ma no vi preoccupate che lo conoscerete presto!

1 ott 2011

Mi piace fondente!

Apro il frigorifero dopo una giornata di lavoro e cosa vedo? Burro e uova... E adesso cosa faccio?
Mi giro e vado in dispensa: farina e cioccolato! E se facessi una torta? Potrei mangiarla domani mattina con un tazzone di latte.
Sì sì è fatta! In fondo l'autunno è ormai alle porte! Per gli amanti del cioccolato e per tutti coloro che che non possono dire di no ad una fetta di torta!!!

Torta fondente al cioccolato... che buonaaaaaaaaaa.

Ingredienti
250 g di cioccolato fondente